USB-A o USB-C? Guida ai caricatori giusti

4 aprile 2025

Hai mai provato a caricare lo smartphone con un vecchio caricatore e notato che ci mette un’eternità? Oppure, magari, ti è capitato che un caricatore si scaldasse troppo o sembrasse poco affidabile? Con i nuovi standard di ricarica, come USB-C Power Delivery e la tecnologia GaN, è il momento giusto per fare chiarezza su cosa cambia davvero e quale caricatore scegliere in base alle tue esigenze.

USB-A o USB-C? La prima distinzione importante

Oggi troviamo ancora in commercio caricatori con porta USB-A, ma sempre più dispositivi si stanno spostando verso il connettore USB-C.

USB-A: standard più datato, supporta spesso solo ricariche lente o Quick Charge
USB-C: supporta ricariche veloci e la tecnologia Power Delivery (PD), più flessibile e potente

Se hai un dispositivo moderno, meglio orientarsi su caricatori con porta USB-C. Meglio ancora se affiancati da una USB-A per compatibilità.

Cos’è Power Delivery (PD) e perché è importante

USB Power Delivery adatta la potenza in base al dispositivo collegato. Può arrivare fino a 240W, ma i caricatori più comuni erogano tra 20W e 65W.

Ricarica veloce e sicura
Il dispositivo prende solo la potenza necessaria
Nessun rischio per la batteria

GaN: la nuova generazione di caricatori

GaN (Gallium Nitride) è una tecnologia che permette di creare caricatori più compatti e più efficienti rispetto a quelli tradizionali.

Più piccoli e leggeri
Più freddi anche sotto carico
Più veloci nella ricarica

Tabella comparativa

Tipo	Potenza	Porte	Ideale per
USB-A	5–12W	1-2	Smartphone base, accessori
USB-C PD 20W	20W	1	iPhone, smartphone Android
USB-C PD 30–45W	30–45W	1–2	Smartphone + tablet
GaN 65–100W	65–100W	2–3	Notebook, Docking Station, Monitor